Una vetrina refrigerata è un’attrezzatura professionale dotata di un sistema di refrigerazione che consente di conservare e al tempo stesso esporre alimenti o bevande a una temperatura controllata. È ampiamente usata nel settore alimentare per mantenere i prodotti freschi e sicuri, rispettando le normative igienico-sanitarie.
Il funzionamento si basa su un compressore e un circuito refrigerante (simile a quello di un frigorifero), che abbassa la temperatura all’interno della vetrina. Il freddo può essere:
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Statica: il freddo si diffonde in modo naturale (per contatto).
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Ventilata: una ventola distribuisce uniformemente il freddo.
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Mista: unisce i vantaggi dei due sistemi.
Chiarito questo, vediamo ora come scegliere una vetrina refrigerata idonea alle proprie esigenze, scoprendo quali sono gli aspetti principali da valutare
Scegliere la vetrina refrigerata più adatta dipende da diversi fattori legati al tipo di attività, agli spazi disponibili e ai prodotti che devono essere esposti o conservati. Ecco una guida pratica con i principali criteri da considerare:
1. Tipologia di prodotto da conservare/esporre
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Gastronomia / Salumi / Formaggi: vetrine ventilate o statiche con temperatura positiva (+1°/+10°C).
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Pasticceria / Dolci / Torte: temperatura positiva e spesso con vetri anti-condensa.
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Gelati / Surgelati: vetrine a bassa temperatura (-18°/-22°C).
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Pesce fresco: vetrine refrigerate apposite con vasca in acciaio inox e sistema di drenaggio.
2. Tipo di refrigerazione
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Statica: raffreddamento più naturale, indicata per prodotti delicati che temono l’essiccazione (es. pasticceria).
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Ventilata: distribuzione omogenea del freddo, ideale per salumi, formaggi, piatti pronti, ecc.
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Mista: combina i vantaggi di entrambe, ideale per attività con esigenze miste.
3. Struttura e dimensioni
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Valuta spazio disponibile in negozio.
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Scegli la capacità in litri e la lunghezza del banco in base al volume di prodotti da esporre.
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Alcuni modelli sono modulari, quindi espandibili.
4. Design e visibilità del prodotto
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Vetro curvo o dritto? Il vetro curvo è più “classico”, quello dritto ha un’estetica più moderna.
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Illuminazione LED per valorizzare il prodotto.
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Altezza e profondità del piano di esposizione influiscono sulla visibilità.
5. Classe energetica e consumi
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Modelli recenti hanno un consumo energetico ottimizzato (classe A o superiore).
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Considera anche la presenza di sbrinamento automatico e compressore silenzioso.
6. Pulizia e manutenzione
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Facilità di smontaggio dei ripiani o del vetro frontale.
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Presenza di vaschette raccogligocce e materiali facilmente sanificabili (acciaio inox, vetro temperato).
7. Normative e sicurezza alimentare
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Verifica che il modello sia certificato CE e rispetti le normative HACCP.
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Alcune vetrine hanno barriere protettive per evitare contaminazioni.
8. Budget
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Le vetrine statiche sono generalmente meno costose.
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Quelle ventilate o con accessori (illuminazione, termostati digitali, ecc.) costano di più ma offrono migliori prestazioni.
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