La CO₂, negli impianti di refrigerazione: il futuro, è qui!

La CO2 ovvero l’anidride carbonica, sta tornando protagonista nel mondo della refrigerazione, soprattutto grazie alla sua natura ecologica.
In passato era stata accantonata per via delle alte pressioni a cui lavora nei circuiti frigoriferi, ma oggi, con le nuove tecnologie la CO2 negli impianti di refrigerazione è sempre più utilizzata come alternativa ai gas refrigeranti tradizionali (come gli HFC), che hanno un impatto molto elevato sull’ambiente.

Gli aspetti tecnici della CO2 negli impianti di refrigerazione

Dal punto di vista tecnico, la CO₂ è molto efficiente, soprattutto nelle applicazioni a bassa temperatura, come nei sistemi di refrigerazione industriale.

Le sue particolari caratteristiche termodinamiche la rendono una scelta ottimale, offrendo un notevole coefficiente di trasferimento di calore, un elevato contenuto energetico, una notevole stabilità anche in presenza di perdite di pressione e una viscosità estremamente contenuta.

Gli impianti di refrigerazione che utilizzano CO2 dimostrano performance di alto livello, risultato di uno scambio termico più efficiente, della possibilità di impiegare tubi di dimensioni ridotte, di una minore richiesta di energia per il pompaggio (quando usata come fluido secondario) e di una maggiore capacità di recuperare calore.

Inoltre, essendo un gas naturale con un potenziale di riscaldamento globale quasi nullo, è una scelta sostenibile e in linea con le attuali direttive ambientali europee che prevedono impianti dal basso impatto sull’ecosistema naturale.

La CO2 negli impianti di refrigerazione del vino

GLI IMPIANTI E LE SOLUZIONI PER LA REFRIGERAZIONE DEL VINO E DELLE CANTINE? TRA LE PASSIONI BINELLI SERVICE! - La CO2 negli impianti di refrigerazione

Questo la rende interessante anche per l’ambiente vinicolo, in particolare nelle grandi cantine o negli impianti di stoccaggio del vino, dove è fondamentale mantenere condizioni termiche molto stabili.

Oltre al suo uso nei sistemi di raffreddamento veri e propri, viene spesso utilizzata per proteggere il vino dall’ossidazione, soprattutto durante la vinificazione.
Ad esempio, nelle fasi di macerazione o travaso, saturare i contenitori con CO₂ permette di creare un’atmosfera inerte che protegge il vino dal contatto con l’ossigeno, evitando alterazioni e perdite aromatiche. In più, durante la macerazione a freddo (soprattutto nei rossi), la CO₂ aiuta a mantenere basse temperature in modo naturale, senza bisogno di impianti troppo invasivi.

Insomma, la CO₂ nella refrigerazione del vino rappresenta una soluzione tecnologica e sostenibile che si sta diffondendo sempre di più, sia per conservare che per produrre vino in modo più rispettoso dell’ambiente.

Vantaggi e non della CO2 negli impianti di refrigerazione:

Vantaggi:

  • Ecologico: Bassa impronta carbonica.

  • Efficiente: Molto performante in impianti ben progettati, soprattutto con sistemi booster e compressori in parallelo.

  • Normative: Risponde perfettamente alle restrizioni dei regolamenti F-Gas europei e di molte leggi nazionali.

  • Costi operativi bassi: Meno refrigerante disperso e minor costo energetico in certe condizioni.

Svantaggi:

  • Pressioni elevate: Richiede materiali e componenti più resistenti, quindi costi iniziali più alti.

  • Tecnologia complessa: Richiede tecnici formati e progettazione accurata.

  • Performance climatica: Nei climi molto caldi deve essere ottimizzato (gas cooler efficiente, sistemi a eiettori, parallel compression, etc).

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